Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 367 del 2020

ECLI:IT:CGARS:2020:367SENT

Massima

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Il mancato rilascio di una concessione edilizia da parte della pubblica amministrazione non comporta automaticamente la responsabilità risarcitoria della stessa, essendo necessario che il ricorrente provi non solo l'illegittimità dell'azione amministrativa, ma anche l'elemento soggettivo del dolo o della colpa grave, nonché l'effettiva sussistenza e quantificazione del danno subito. Pertanto, il semplice annullamento del provvedimento amministrativo non è sufficiente ai fini della domanda risarcitoria, dovendo il ricorrente dimostrare che l'adozione e l'esecuzione dell'atto impugnato siano avvenute in violazione dei principi di imparzialità, correttezza e buona fede che devono costantemente ispirare l'esercizio della funzione pubblica. Inoltre, il nesso di causalità tra il danno lamentato e il comportamento della pubblica amministrazione deve essere provato dal ricorrente, non essendo sufficiente la mera inerzia dell'amministrazione, qualora emerga che il mancato rilascio del titolo edilizio sia dovuto a specifiche inadempienze o incompletezze del progetto da parte del privato. Infine, il sopravvenuto mutamento della situazione di fatto e di diritto, come l'apposizione di un vincolo di inedificabilità sull'area di proprietà del ricorrente, può comportare l'impossibilità di ottenere il bene della vita originariamente richiesto, senza tuttavia esonerare l'amministrazione dal risarcimento del danno, qualora ne ricorrano i presupposti.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/06/2020

N. 00367/2020REG.PROV.COLL.

N. 00438/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 438 del 2015, proposto da Ciro Giambona, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Carbonaro, Accursio Gallo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Accursio Gallo in Palermo, via Noto, n. 12;

contro

Comune di Capaci non costituito in giudizio;
Assessorato regionale beni culturali e identità siciliana, Soprintendenza beni culturali e ambientali di Palermo, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato presso la cui sede distrettuale è domiciliata per legge, in Palermo, via Valerio Villareale, n. 6;

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