Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 31246 del 3 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31246CIV

Massima

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Il verbale di accertamento redatto da pubblici ufficiali in un procedimento sanzionatorio amministrativo gode di fede privilegiata ai sensi dell'art. 2700 c.c. in relazione ai fatti attestati come compiuti o avvenuti in loro presenza, nonché alle dichiarazioni rese dalle parti o da terzi. Tali verbali costituiscono pertanto prova privilegiata fino a querela di falso, che il giudice deve valutare unitamente agli altri elementi acquisiti, potendo disattenderli solo in caso di motivata intrinseca inattendibilità e di contrasto con altri elementi probatori. Pertanto, la mancata produzione in giudizio dei documenti originali (quali il registro di carico e scarico dei rifiuti) non inficia la validità probatoria del verbale, che può essere integrato dalle testimonianze degli agenti accertatori, in assenza di elementi che ne inficino l'attendibilità. Inoltre, la qualificazione di un rifiuto come pericoloso può essere desunta anche dalle dichiarazioni rese dalla stessa parte sanzionata, senza che ciò comporti una contraddittorietà della motivazione, qualora tale qualificazione risulti coerente con gli altri elementi probatori acquisiti. Infine, l'applicazione della sanzione più grave prevista per i rifiuti pericolosi è legittima laddove il giudice accerti, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, l'impossibilità di ricostruire esattamente i quantitativi smaltiti a causa delle irregolarità formali nella tenuta del registro, non potendo in tal caso trovare applicazione la fattispecie più lieve di cui all'art. 258, comma 5, D.Lgs. n. 152/2006.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELLINI Ubaldo - Presidente

Dott. COSENTINO Antonello - Consigliere

Dott. FORTUNATO Giuseppe - Consigliere

Dott. VARRONE Luca - rel. Consigliere

Dott. OLIVA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 15651/2017 proposto da:
(OMISSIS) SRL, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
e contro
PROVINCIA DI RIMINI;
- intimata -
avverso la sentenza n. 2233/2016 della CORTE D'APPELLO di BOLOGNA, depositata il 20/12/2016;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 17/06/2021 dal Consigliere Dott. LUCA VARRONE.
FATTI DI CAUSA
1. La societa'…

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