Consiglio di Stato sentenza n. 3466 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:3466SENT

Massima

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La modifica della destinazione urbanistica di un singolo immobile, senza un'adeguata valutazione dell'area omogenea di contesto, viola il principio di programmazione urbanistica integrale del territorio comunale. La variante urbanistica deve scaturire da un esame attento della situazione complessiva della zona, dimostrando la necessità dell'intervento e il suo impatto sulle situazioni pregresse, al fine di adottare la soluzione meno gravosa per i privati interessati. L'Amministrazione non può reperire gli standard urbanistici esclusivamente su un immobile edificato di proprietà privata, ignorando la presenza di aree limitrofe inedificate maggiormente idonee allo scopo, in quanto ciò integra un difetto di istruttoria e uno sviamento di potere. La motivazione della variante urbanistica, quando incide su posizioni giuridiche qualificate dei privati, deve essere puntuale e precisa, non potendosi limitare alla mera "cristallizzazione dell'esistente". Il principio di proporzionalità impone all'Amministrazione di ricercare la soluzione meno gravosa per i privati, senza sacrificare ingiustificatamente le loro situazioni soggettive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 9134/03, proposto da
Ni. Di.,
rappresentato e difeso dall'avv. Gi. Ga. ed elettivamente domiciliato in Ro., via L. Ma., 24, presso l'avv. Lu. Ga.;
CONTRO
IL COMUNE DI ALTAMURA,
costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'avv. L. No.;
e nei confronti
della REGIONE PUGLIA,
non costituitasi in giudizio;
PER L'ANNULLAMENTO
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, sez. II, n. 3814 del 3 settembre 2002.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del soggetto appellato;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore alla pubblica udienza del 21 febbraio 2006, il Consigliere Eugenio Mele;…

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