Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3855 del 27 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3855PEN

Massima

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Il delitto di minaccia è un reato di pericolo che non richiede la concreta intimidazione della persona offesa, essendo sufficiente la comprovata idoneità della condotta a produrre effetti intimidatori, indipendentemente dal verificarsi o meno del turbamento psichico in concreto. Pertanto, l'espressione "Se scendi ti taglio le palle", rivolta in un contesto di elevata conflittualità, è certamente idonea a configurare il reato di minaccia ai sensi dell'art. 612 c.p., a prescindere dal fatto che il linguaggio utilizzato possa essere considerato stereotipato o ispirato da suggestioni cinematografiche e televisive. La valutazione della portata minacciosa di una condotta non può essere limitata al solo tenore letterale delle espressioni utilizzate, ma deve tenere conto del contesto fattuale e relazionale in cui esse si inseriscono. Il delitto di minaccia, infatti, si realizza con qualsiasi comportamento idoneo a incutere timore nella vittima, senza che sia necessario l'effettivo verificarsi del turbamento psichico. Ciò che rileva è l'attitudine della condotta a determinare un pericolo concreto per la serenità e la libertà di autodeterminazione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 06/06/2013 del Giudice di pace di Taurianova;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Paolo Oldi;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. D'AMBROSIO Vito che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 6 giugno 2013 il giudice di p…

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