Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38765 del 22 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:38765PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si realizza mediante la reiterazione di almeno due condotte minacciose o moleste, idonee a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, ovvero a costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. Tali condotte, pur potendo anche consistere in episodi lesivi, sono strutturalmente diverse e autonome rispetto al delitto di lesioni personali (art. 582 c.p.), sicché il precedente giudicato assolutorio per quest'ultimo reato non preclude la successiva valutazione degli stessi fatti nell'ambito del più grave delitto di stalking. Inoltre, il tempus commissi delicti del reato di atti persecutori, pur potendo essere contestato in forma "aperta", deve essere circoscritto sulla base delle risultanze processuali, che individuano l'ultimo episodio rilevante in una data certa, a partire dalla quale decorre il termine di prescrizione. Infine, la motivazione della sentenza di condanna per stalking, che ricostruisce in modo logico e coerente la pluralità di condotte moleste e minacciose poste in essere dall'imputato, non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non presenti vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenz - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/04/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SGUBBI VINCENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SERRAO D'AQUINO PASQUALE che ha concluso per l'inammissibilita' come da requisitoria in atti;
uditi i difensori:
il difensore della parte civile Avvocato (OMISSIS) si associa alle conclusioni…

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