La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti richiede la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza che dimostrino l'effettiva affectio societatis dell'indagato e la sua stabile dedizione allo spaccio di droga, non essendo sufficiente il mero coinvolgimento in un numero limitato di episodi di acquisto o cessione di sostanze stupefacenti, anche se in ruoli contrapposti. Tali indizi non possono fondarsi su considerazioni di natura apodittica, ma devono emergere da una valutazione complessiva degli elementi probatori, quali la ripetitività e le modalità esecutive delle condotte illecite, che evidenzino la serialità del contributo dell'indagato al programma criminoso del sodalizio. Inoltre, ai fini della conferma della misura cautelare, il giudice deve verificare la perdurante attualità delle esigenze cautelari, tenendo conto anche della risalenza temporale dei fatti contestati, in applicazione della regola di giudizio introdotta dalla legge n. 47 del 2015.