Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29218 del 4 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29218PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione può essere affermata sulla base di un quadro probatorio composto da elementi indiziari, quali le dichiarazioni delle vittime, le intercettazioni telefoniche e le altre risultanze investigative, che dimostrino in modo inequivocabile il ruolo attivo dell'imputato nell'ambito dell'associazione criminale e nel concreto sfruttamento delle vittime, anche qualora l'imputato abbia inizialmente rivestito la posizione di vittima. Il giudice di merito, nel valutare la prova, deve procedere a un'analisi esaustiva e penetrante delle fonti di prova, senza limitarsi a una mera riproposizione delle tesi difensive, e la sua decisione, se adeguatamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetta da vizi logici o giuridici. Nella determinazione della pena, il giudice deve tenere conto della gravità oggettiva e soggettiva dei fatti, senza che assumano rilievo, ai fini di un trattamento sanzionatorio più favorevole, la mera incensuratezza dell'imputato o il suo comportamento processuale, ove questo non sia espressione di un effettivo percorso di rielaborazione del vissuto e di resipiscenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12/2012 CORTE ASSISE APPELLO di L'AQUILA, del 24/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. Giovanni D'Angelo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

- Udito, l'avv. (OMISSIS) per la parte civile…

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