Consiglio di Stato sentenza n. 7151 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7151SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le concessioni di beni pubblici, anche se disciplinate da clausole convenzionali che prevedono il diritto del concessionario alla corresponsione di un equo indennizzo in caso di mancato rinnovo, devono comunque essere assegnate mediante procedure di evidenza pubblica nel rispetto dei principi europei di concorrenza e parità di trattamento tra gli operatori economici. Pertanto, le clausole contrattuali che attribuiscono al concessionario uscente un diritto al rinnovo o, in alternativa, al riconoscimento di un indennizzo, sono da considerarsi illegittime e non possono essere applicate, in quanto surrettiziamente elusive delle regole di evidenza pubblica. Il concessionario non può vantare alcuna situazione di legittimo affidamento tutelabile in ordine alla corresponsione di tale indennizzo, in mancanza del presupposto della legittimità del rinnovo della concessione. Ciò vale anche nel caso in cui la clausola di riconoscimento dell'indennizzo sia stata stipulata in epoca antecedente all'adozione di atti amministrativi che hanno adeguato le concessioni demaniali ai principi europei.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/08/2024

N. 07151/2024REG.PROV.COLL.

N. 07844/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7844 del 2023, proposto dal Comune di Milano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Lepore, Antonello Mandarano, Donatella Silvia, Anna Tavano, Enrico Barbagiovanni, Sara Francesca Simone e Gloria Centineo Cavarretta Mazzoleni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppe Lepore in Roma, via Polibio, n. 15;

contro

Cravattificio Zadi S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Serena Patrisso, con domicilio digitale come da PEC da …

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