Il termine di trenta giorni previsto dalla legge regionale per l'associazione delle imprese di trasporto pubblico locale non è da intendersi come perentorio, in quanto la successiva presentazione di un nuovo piano d'impresa, anche a distanza di un anno, non costituisce una tardiva manifestazione di volontà, ma un completamento nell'ottica di un'ulteriore razionalizzazione del procedimento di associazione tempestivamente iniziato, purché conduca al risultato, in linea con gli obiettivi fissati dalla legge, di avere nuove associazioni d'imprese dotate di una maggiore percorrenza complessiva. Inoltre, la parziale sovrapposizione di linee date in concessione a diversi operatori non è di per sé in contrasto con gli obiettivi di razionalizzazione del sistema di trasporto pubblico locale, essendo rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione la determinazione delle linee da conservare, modificare o sopprimere, nel rispetto del parametro quantitativo dell'unicità di gestione di servizi complessivamente superiori a 600.000 Km e in corrispondenza con gli obiettivi fissati nell'atto di indirizzo, purché adeguatamente motivata.