Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 3415 del 2004

ECLI:IT:TARVEN:2004:3415SENT

Massima

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La reiterazione di un vincolo urbanistico decaduto per mancata attuazione entro il quinquennio deve essere sorretta da una congrua e specifica motivazione che evidenzi l'attualità della previsione, con nuova ed adeguata comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti e con giustificazione delle scelte urbanistiche di piano, tanto più dettagliata e concreta quanto più volte viene ripetuta la reiterazione del vincolo. La mera finalità di mantenere un'area inedificabile come "cuscinetto verde" tra zone a diversa destinazione, senza alcuna concreta previsione di realizzazione di un'opera pubblica, non costituisce motivazione sufficiente per la reiterazione del vincolo, in quanto persegue uno scopo diverso da quello proprio dell'istituto del vincolo preordinato all'esproprio, configurando un uso distorto e surrettizio dello strumento ablatorio. Pertanto, in assenza di una adeguata e specifica motivazione sulla persistente necessità urbanistica dell'area vincolata e sulla concreta programmazione della sua attuazione, la reiterazione del vincolo decaduto è illegittima, comportando l'obbligo per l'amministrazione di attribuire all'area una nuova destinazione definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, prima sezione, con l'intervento dei signori magistrati: ((omissis)) -((omissis)) - Consigliere, relatore ((omissis)) -Consigliere ha pronunziato il seguente SENTENZA sul ricorso (principale e per motivi aggiunti) n. 570/2002, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell'art. 35 R.D. 26.6.1924 n. 1054; contro il Comune di Casalserugo, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con elezione di domicilio presso lo studio del secondo in Venezia-Mestre, via Cavallotti 22; la Regione Veneto, in persona del Presidente p.t. della G.R., rappresentata e difesa dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Venezia, domiciliataria; per l'annullamento 1) della deliberazione consiliare n. 50 del 4 agosto …

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