Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2239 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:2239SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento amministrativo rigidamente vincolato, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, essendo sufficiente il mero accertamento della loro abusività in relazione alla normativa urbanistica ed edilizia vigente. Tale provvedimento, pertanto, non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l'accertata inosservanza di disposizioni di legge, di cui l'interessato non può non essere a conoscenza, rientrando l'abuso nella sua sfera di controllo. Inoltre, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto dello stesso non avrebbe potuto essere diverso da quello concretamente adottato. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, è che l'ordine di demolizione di un immobile abusivo, mai assistito da alcun titolo, è un provvedimento vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che ne impongono la rimozione, essendo sufficiente il mero richiamo dell'abusività dell'opera in rapporto alla strumentazione urbanistica e di tutela paesaggistica vigente. Tale principio non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/04/2021

N. 02239/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01302/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1302 del 2019, proposto da Teresa Vindice, rappresentata e difesa dall'avvocato Federica Esposito, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via G. Melisurgo, n. 4;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso la sede del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.