Il ricorso è dichiarato inammissibile per violazione degli artt. 40 e 44 del codice del processo amministrativo, in quanto l'indicazione dell'oggetto della domanda sul silenzio e la sua esposizione non sono intellegibili, mentre la richiesta di annullamento non è sorretta dall'articolazione di specifici motivi di ricorso che evidenzino in modo comprensibile i vizi dell'atto impugnato. Il giudice amministrativo, nel valutare la chiarezza e la specificità degli atti introduttivi del giudizio, è tenuto a verificare che l'esposizione dei fatti e la formulazione dei motivi di ricorso siano tali da consentire all'amministrazione resistente e al giudice di comprendere agevolmente l'oggetto della domanda e i vizi dedotti, al fine di garantire il corretto svolgimento del contraddittorio e l'effettività della tutela giurisdizionale. L'inosservanza di tali requisiti di chiarezza e specificità comporta l'inammissibilità del ricorso, a tutela del principio del giusto processo e del diritto di difesa delle parti.