Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4890 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:4890SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che istituisce un divieto di transito su una strada pubblica per i veicoli di peso superiore a 6,5 tonnellate deve essere adottato nel rispetto del principio di proporzionalità, bilanciando adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti. L'amministrazione comunale è tenuta a valutare con particolare attenzione l'impatto di tale limitazione sulla libertà di iniziativa economica dell'impresa che utilizza la strada per lo svolgimento della propria attività, verificando la sussistenza di un nesso di stretta necessità tra il divieto e la tutela dell'interesse pubblico perseguito, nonché l'assenza di misure alternative meno gravose per l'esercizio dell'attività d'impresa. Il provvedimento che introduce il divieto di transito senza adeguata motivazione in ordine alla proporzionalità della misura rispetto agli interessi in gioco è pertanto illegittimo per violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost. L'amministrazione comunale, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati, deve altresì tenere conto di eventuali accordi o impegni assunti in precedenza nei confronti dell'impresa, la cui violazione può integrare un ulteriore vizio di legittimità del provvedimento. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità del divieto di transito, verifica la correttezza di tale bilanciamento degli interessi, annullando il provvedimento ove ritenga che l'amministrazione non abbia adeguatamente motivato la proporzionalità della misura adottata.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/03/2023

N. 04890/2023 REG.PROV.COLL.

N. 14846/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14846 del 2019, proposto da
Cava Lapillo e Pozzolana S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Aldo Sandulli, Benedetto Cimino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Sutri, in persona del Sindaco, legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Stefano Tarullo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale dell'Aeronautica n. 11;

per l'annullamento

- dell’ordinanza dirigen…

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