Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16825 del 2 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16825PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto nel traffico di sostanze stupefacenti, anche se non raggiunto da profili di gravità indiziaria in ordine al reato associativo, può comunque integrare l'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 qualora emerga la sua stretta collaborazione con soggetti appartenenti ad un'associazione di stampo mafioso che si avvalgono della loro struttura interna per la commissione di tali reati. In tali casi, la condotta dell'indagato risulta agevolatrice della compagine mafiosa, rendendo applicabile l'aggravante nonostante l'assenza di una contestazione diretta del reato di associazione a delinquere di tipo mafioso. La valutazione della sussistenza di tale aggravante non richiede necessariamente una prova della conoscenza da parte dell'indagato del ruolo degli altri sodali, essendo sufficiente la dimostrazione della sua intraneità nella vicenda, del livello di fiducia in lui rivestita dagli altri partecipanti, del grado di conoscenza della struttura all'interno della quale era venuto ad operare e della familiarità operativa con le risorse umane e materiali del traffico di sostanze stupefacenti, elementi che denotano una sperimentata e diuturna frequentazione dell'ambiente criminoso e l'esercizio dell'attività illecita relativa. Inoltre, le conversazioni captate, anche se successive alla data di consumazione del reato, possono essere legittimamente valorizzate ai fini della ricostruzione della condotta dell'indagato, in quanto strettamente collegate alla contestazione provvisoria e rimandanti a fasi pregresse della situazione oggetto di indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Al. Il. Sa. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 5 agosto 2010 - Tribunale di Milano;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARISI Maurizio;

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pa…

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