Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36996 del 26 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36996PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando sussistano il fumus commissi delicti e il rapporto di pertinenzialità tra il bene e il reato ipotizzato, anche in assenza di una prova piena del coinvolgimento del proprietario o del detentore del bene nell'illecito, purché non risulti la loro totale estraneità e la buona fede nell'uso del bene. Infatti, il mantenimento del vincolo cautelare reale è giustificato finché non siano eseguite investigazioni idonee ad escludere il coinvolgimento del proprietario o detentore nella vicenda criminosa, al fine di prevenire il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte illecite. Pertanto, il sequestro preventivo può essere disposto anche nei confronti di un terzo estraneo al reato, qualora non risulti provata la sua totale estraneità e buona fede nell'uso del bene, al fine di impedire la reiterazione di condotte illecite e assicurare l'eventuale confisca obbligatoria prevista dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 186/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 20/09/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza deliberata il 20 settembre 2011, il Tribunale di Ca…

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