Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di alcune opere edilizie realizzate in assenza di titolo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le opere di modesta entità, che non comportano un significativo impatto urbanistico-edilizio o paesaggistico, non sono soggette al regime autorizzativo del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica. Rientrano in tale categoria: - la realizzazione di un vano doccia all'interno di una preesistente nicchia sul terrazzo pertinenziale, in quanto opera di manutenzione straordinaria; - l'installazione di pergotende e tende a cappottina sui terrazzi, in quanto meri arredi esterni facilmente amovibili; - la realizzazione di piccoli locali tecnici e l'installazione di unità di climatizzazione, in quanto opere di modesta entità. 2. Parimenti, la sostituzione di un infisso trasparente con uno opaco e l'abbassamento del livello di calpestio di un vano interno, senza incremento volumetrico, non costituiscono trasformazioni urbanisticamente o paesaggisticamente rilevanti. 3. Anche la realizzazione di una modesta pensilina all'ingresso, per le sue ridotte dimensioni, la struttura agile e la funzione meramente pertinenziale di protezione, non determina un impatto significativo. Pertanto, in presenza di opere edilizie di modesta entità e impatto, prive di rilevanza urbanistica e paesaggistica, non sussiste il presupposto per l'adozione di provvedimenti repressivi e ripristinatori, come l'ordinanza di demolizione.