Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49446 del 20 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49446PEN

Massima

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Il reato di detenzione di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, previsto dalla Legge n. 283 del 1962, articolo 5, lettera b), sussiste quando le modalità di conservazione degli alimenti, pur non determinando necessariamente un danno alla salute, presentano caratteristiche tali da comportare il pericolo di una precoce alterazione, contaminazione o degradazione intrinseca del prodotto, a prescindere dalla loro genuinità e sanità. La norma mira a prevenire i pericoli derivanti dalla detenzione di alimenti mal conservati, a tutela della salute pubblica, senza che sia necessario l'accertamento di un concreto pregiudizio per il consumatore. Pertanto, la detenzione di alimenti che, pur essendo ancora commestibili, presentano evidenti tracce di bruciatura da freddo causati da una lenta penetrazione del freddo con la conseguente creazione di microcristalli, integra il reato di cui all'articolo 5, lettera b), della Legge n. 283 del 1962, in quanto tale modalità di conservazione non è conforme alle prescrizioni igienico-sanitarie volte a prevenire il pericolo di alterazione e contaminazione dei prodotti alimentari. La Legge n. 283 del 1962 non è stata abrogata dai decreti legislativi attuativi della delega conferita con la Legge n. 246 del 2005 in materia di semplificazione legislativa, in quanto essa reca nell'epigrafe la denominazione "testo unico" e pertanto rimane esclusa dall'effetto abrogativo previsto dalla citata legge delega.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12877/2010 TRIBUNALE di MILANO, del 21/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 30 settembre 2011, il Tribunale di Milano …

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