Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 633 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:633SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, la quale ha dichiarato di non avere più interesse alla definizione del giudizio. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti. Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il ricorso determina l'impossibilità di una pronuncia nel merito della controversia, essendo il requisito dell'interesse a ricorrere un presupposto indefettibile per l'esercizio dell'azione giurisdizionale. La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse non implica alcuna valutazione nel merito delle questioni dedotte, ma si limita a prendere atto del venir meno dell'interesse della parte ricorrente a proseguire il giudizio. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della controversia, essendo preclusa ogni valutazione nel merito a fronte del venir meno dell'interesse della parte ricorrente. La compensazione delle spese di lite rappresenta la naturale conseguenza della dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, non essendovi alcuna parte soccombente nel giudizio.

Sentenza completa

N. 00779/2001
REG.RIC.

N. 00633/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00779/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 779 del 2001, proposto da:
PALAZZO PETIVA SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Torino, corso ((omissis)), 21;

contro

COMUNE di BIELLA, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via ((omissis)), 40;

per l'annullamento

dell'ordinanza del 15.2.2001, con cui il Dirigente dei Servizi Tecnici del Comune di Biella ha ordinato alla società ricorrente…

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