Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6966 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6966SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in difformità dal titolo abilitativo è un atto vincolato, che non richiede una puntuale motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione o sulla proporzionalità del sacrificio imposto al privato. L'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica è in re ipsa, essendo sufficiente l'accertamento della violazione della normativa edilizia e dell'avvenuta costruzione in assenza del necessario titolo. L'ordine di demolizione può essere legittimamente emanato senza la previa comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento tipizzato dal legislatore. Inoltre, la mancata precisa indicazione dell'area di sedime da acquisire gratuitamente non inficia la legittimità del provvedimento demolitorio, potendo tale specificazione intervenire nella successiva fase dell'accertamento dell'inottemperanza. Infine, l'intervenuta acquisizione del manufatto al patrimonio comunale, quale effetto automatico dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, costituisce una condizione ostativa al rilascio della sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380 del 2001, senza che il verbale di inottemperanza rappresenti un requisito di perfezionamento dell'acquisizione. Anche la difformità dell'opera realizzata rispetto al progetto assentito, tale da alterare radicalmente i presupposti urbanistici del permesso di costruire, impedisce la concessione della sanatoria, non essendo sufficiente la mera conformità dell'intervento alla disciplina edilizia vigente al momento della richiesta.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/12/2018

N. 06966/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01148/2009 REG.RIC.

N. 00727/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1148 del 2009, proposto da
TASSO SIT di ((omissis)) e c. sas, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via dei Mille,13;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), domiciliato in Napoli, piazza Municipio, palazzo ((omissis)), presso la sede dell’Avvocatura Municipale;

sul ricorso num…

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