La sanzione pecuniaria introdotta dall'art. 17, comma 1, lett. q-bis), D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, per l'inottemperanza all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, non può trovare applicazione a fatti realizzatisi interamente prima della sua entrata in vigore, in ossequio al principio di legalità e al divieto di retroattività delle norme sanzionatorie. Ciò in quanto la fattispecie punita dalla disposizione è costituita non tanto dalla realizzazione abusiva dell'opera, ma dalla inottemperanza a un'ingiunzione alla demolizione di opere abusive nel termine di 90 giorni, configurando un illecito amministrativo istantaneo che si perfeziona una volta decorso tale termine, sicché la norma sanzionatoria può trovare applicazione solo alle fattispecie verificatesi interamente dopo la sua entrata in vigore. Diversamente, l'applicazione retroattiva della sanzione pecuniaria violerebbe il principio di legalità, declinato nella forma del divieto di retroattività, che trova applicazione non solo in materia di illeciti penali ma anche in materia di illeciti amministrativi.