Il Comune può revocare l'assegnazione di un alloggio pubblico al legittimo assegnatario che, pur essendo stato ripetutamente convocato, non abbia provveduto a sottoscrivere il relativo contratto di locazione e, di conseguenza, non abbia adempiuto agli obblighi pecuniari connessi. Tale provvedimento di revoca, essendo un "contrarius actus" rispetto all'originario atto di assegnazione, rientra nella competenza del Comune ai sensi dell'art. 95 del D.P.R. n. 616/1977, anche in assenza della formalizzazione del contratto di locazione da parte dell'assegnatario. La mancata indicazione del termine e dell'autorità cui è possibile ricorrere nel provvedimento di revoca costituisce una mera irregolarità, comunque sanata con la tempestiva proposizione del ricorso giurisdizionale. Il legittimo assegnatario, pur non avendo sottoscritto il contratto, non può opporsi alla revoca dell'assegnazione, essendo tenuto agli obblighi pecuniari connessi all'alloggio pubblico assegnato. Il Comune, pertanto, può legittimamente revocare l'assegnazione dell'alloggio pubblico al legittimo assegnatario che, pur essendo stato più volte convocato, non abbia provveduto alla sottoscrizione del contratto di locazione e all'adempimento dei relativi obblighi pecuniari.