Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 49678 del 6 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49678PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel pronunciare sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., è tenuto a verificare l'assenza di cause di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., senza che sia necessaria un'analitica motivazione sull'affermazione di colpevolezza, atteso che il consenso prestato dall'imputato con la richiesta di patteggiamento implica il riconoscimento della propria responsabilità. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso tale sentenza è ammissibile solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza, essendo esclusa la possibilità di censurare il difetto di motivazione sull'insussistenza delle condizioni per il proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. SIANI Vincenz - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2018 del GIP TRIBUNALE di CREMONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SIANI.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) e (OMISSIS) hanno impugnato la sentenza resa in data 13 - 14 settembre 2018 dal G.i.p. del Tribunale di Cremona che ha applicato ex articolo 444 c.p.p. e ss. - per il reato di tentato omicidio loro ascritto, in concorso anche con altri, in danno di (O…

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