Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25395 del 17 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25395PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, non può essere esercitato in modo smodato e ingiurioso, ma deve rispettare i limiti della continenza formale e della verità sostanziale dei fatti. L'utilizzo di espressioni offensive e gratuitamente lesive della reputazione altrui, anche nell'ambito di un rapporto contrattuale, integra il reato di ingiuria, a prescindere dalla sussistenza di un effettivo danno o dall'intento di nuocere. Il giudice, nel valutare la legittimità dell'esercizio del diritto di critica, deve verificare se le modalità espressive utilizzate siano proporzionate e coerenti con la finalità di denunciare condotte ritenute scorrette o dannose, senza degenerare in attacchi personali gratuiti e privi di rilevanza per la tutela degli interessi in gioco. Pertanto, l'assoluzione dell'imputata per il reato di ingiuria, in ragione della mera riconducibilità della condotta all'esercizio del diritto di critica, risulta erronea laddove le espressioni utilizzate, per la loro inurbana e ingiustificata veemenza, eccedano manifestamente i limiti di tale diritto, configurando un abuso sanzionabile penalmente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), quale parte civile;
Nei confronti di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Castrovillari del 8.04.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Roberto Amatore;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la parte civile l'Avv. (OMISSIS) di…

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