Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6491 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6491SENT

Massima

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Il Comune non può ordinare la demolizione di opere edilizie abusive in pendenza di istanze di condono edilizio non ancora definite, in quanto ciò contrasterebbe con l'art. 38 della L. n. 47 del 1985 che impone all'Amministrazione di astenersi da ogni iniziativa repressiva sino alla definizione del procedimento di concessione in sanatoria. L'Amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi preventivamente sulla condonabilità o meno dell'opera abusiva, non potendo l'ingiunzione di demolizione costituire implicito rigetto della domanda di condono. Solo in caso di diniego espresso del condono, l'Amministrazione potrà emettere il conseguente provvedimento sanzionatorio, mentre in caso di accoglimento della domanda, l'opera diventerà lecita urbanisticamente. Inoltre, la presentazione di una domanda di condono non legittima l'interessato ad eseguire ulteriori opere di completamento o ampliamento del manufatto abusivo, per cui l'Autorità amministrativa ha l'obbligo di applicare le prescritte sanzioni edilizie a tali interventi eseguiti senza titolo abilitativo. Infine, in presenza di vincoli sull'area interessata dall'intervento, è esclusa la possibilità di formazione di un provvedimento tacito di assenso sulla domanda di condono, in quanto è necessario l'acquisizione dei pareri delle autorità competenti ai sensi dell'art. 32 della L. n. 47 del 1985 e non è applicabile il meccanismo del silenzio-assenso.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2018

N. 06491/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00558/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 558 del 2014, proposto da
TARALLO CIRO e SITO SANTOLO ANNA, rappresentati e difesi dagli Avv. ti Antonio T. Sordillo e Salvatore Perrotta Marcarelli, presso il quale ultimo elettivamente domiciliano in Napoli, alla Via Toledo, n. 156 (indirizzo p.e.c.: [email protected]) ;

contro

COMUNE DI SAN GIORGIO A CREMANO, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli Avv. ti Adele Carlino e Lucia Cicatiello ed, agli effetti del presente giudizio, domiciliati presso la Segreteria del T.A.R. Campania in Napoli, alla P. zza Municipio, n. 64;

per l’annullamento

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