Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2491 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2491PEN

Massima

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Il condannato cui sia stata applicata la recidiva reiterata ex art. 99, comma 4, c.p. non può essere ammesso al beneficio della detenzione domiciliare, in ragione del preciso dato normativo che esclude tale possibilità e della congrua valutazione, da parte del giudice di merito, degli elementi fattuali di riferimento per la prognosi di recidivanza e di pericolosità sociale del richiedente, quali i plurimi e recenti precedenti penali e la carenza di validi supporti familiari o socio-economici. Il giudice, nel valutare l'istanza di detenzione domiciliare, deve pertanto tenere conto della specifica previsione normativa che osta all'accoglimento della richiesta in presenza della recidiva reiterata, nonché della concreta situazione personale e sociale del condannato, al fine di formulare una prognosi attendibile in merito alla sua pericolosità e alla possibilità di un suo reinserimento positivo nel contesto sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OM. US. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 07/05/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI;

lette le conclusioni del P.G. Dr. D'ANGELO G., inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

Che Om. Us. ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza 7/5/2008 del Tribunale di sorveglianza di Torino reie…

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