Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 615 del 2023

ECLI:IT:TARLE:2023:615SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico, anche se sopravvenuto rispetto alla realizzazione dell'opera abusiva, costituisce un parametro vincolante per la valutazione di compatibilità ai fini del condono edilizio, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo per la formazione del silenzio-assenso. L'amministrazione, nell'esercizio del proprio potere tecnico-discrezionale, deve motivare in modo adeguato e puntuale le ragioni di incompatibilità paesaggistica delle opere abusive, senza che il giudice possa sindacare nel merito le valutazioni espresse, se non in caso di macroscopica illogicità o irragionevolezza. La mera inerzia dell'amministrazione nell'esercizio del potere-dovere di tutela del vincolo non è idonea a sanare l'originaria illegittimità dell'abuso edilizio. Inoltre, il sopravvenuto regime di inedificabilità dell'area costituisce un elemento ostativo alla concessione del condono, non potendo l'amministrazione prescindere dalla valutazione di compatibilità con il vincolo vigente al momento della decisione sulla domanda di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/05/2023

N. 00615/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00304/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 304 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Brindisi, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- dell’atto di ripulsa della domanda di sanatoria n.6744/CO del 20.11.2018, comunicato a mezzo raccomandata dal C…

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