Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4962 del 10 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4962PEN

Massima

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Il divieto di vendere o distribuire per il consumo sostanze alimentari insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive, sancito dalla Legge n. 283 del 1962, art. 5, lett. d), trova applicazione anche nel caso in cui il prodotto alimentare contenga al suo interno elementi estranei, come insetti, che ne compromettano l'igiene e la salubrità, indipendentemente dalla specifica indicazione degli articoli di legge violati nell'atto di contestazione, purché il fatto sia descritto in modo puntuale, senza che ciò comporti una compressione del diritto di difesa. L'errore materiale nella quantificazione della pena nel dispositivo rispetto alla motivazione della sentenza non determina nullità, essendo sufficiente che la pena inflitta risulti chiaramente dalla motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. GU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 752/2008 TRIBUNALE di UDINE, del 10/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIO SARNO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in punto di pena che determina in euro 4.000,00 inammissibilita' nel …

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