Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8162 del 8 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8162PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, costringe la vittima a consegnare una somma di denaro o altra utilità, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto. La minaccia può consistere in una prospettazione di un male futuro, anche se non necessariamente grave, purché idonea a vincere la volontà della vittima. La prova della minaccia può essere desunta da elementi indiziari, quali la condotta complessiva dell'agente, le circostanze del fatto e le dichiarazioni della persona offesa, purché sorrette da adeguata motivazione. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la minaccia sia esplicitamente formulata, essendo sufficiente che emerga in modo inequivoco dal comportamento tenuto dall'agente. Inoltre, la condotta estorsiva può realizzarsi anche attraverso l'induzione in errore della vittima, qualora questa sia stata indotta a consegnare una somma di denaro o altra utilità in ragione di false promesse o informazioni. In tali casi, la qualificazione giuridica del fatto come estorsione, anziché come truffa, dipende dalla sussistenza dell'elemento della minaccia, anche implicita, che abbia determinato la consegna della prestazione patrimoniale. La valutazione della prova in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato di estorsione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se logica e congruente, salvo i casi di travisamento della prova o di manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/01/2020 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. COSCIONI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MASTROBERARDINO PAOLA, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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