Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7271 del 14 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7271PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la violenza o la minaccia sono esercitate al fine di far sorgere una posizione giuridica che altrimenti non potrebbe essere vantata né conseguita attraverso il ricorso al giudice, conseguendone un ingiusto vantaggio patrimoniale. Ciò si distingue dall'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in cui l'agente nutre la ragionevole, seppur errata, opinione di esercitare un proprio diritto. Pertanto, la sussistenza dell'estorsione richiede la consapevolezza dell'agente di non poter vantare alcuna pretesa giuridicamente protetta e azionabile dinanzi al giudice. Il tentato omicidio si configura quando gli atti compiuti, valutati ex ante, siano idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, indipendentemente dall'evento lesivo concretamente realizzato. Ciò si desume dalla modalità dell'azione, dalla reiterazione dei colpi, dalla direzione verso organi vitali e dalla volontà manifestata dall'agente, anche attraverso le parole pronunciate. L'aggravante dei futili motivi sussiste quando il movente della condotta delittuosa appaia, per la generalità delle persone, assolutamente insufficiente a provocare l'azione criminosa, configurandosi come un mero pretesto per dare sfogo a un impulso criminale. Tale valutazione deve tener conto del contesto sociale e culturale di riferimento, nonché dei fattori ambientali che possano aver condizionato la condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 20571/2011 CORTE APPELLO di CATANZARO del 28/03/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 05/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere dott. Angela Tardio;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. Roberto Aniello, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;

udito per la parte civ…

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