Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'amministrazione pubblica, pur essendo in linea di principio legittimata ad esercitare il potere di autotutela per rimuovere atti amministrativi illegittimi, non può farlo in modo arbitrario e senza tenere conto del legittimo affidamento maturato dal privato in ragione dei precedenti provvedimenti favorevoli adottati dalla stessa amministrazione. In particolare, quando l'amministrazione ha per anni riconosciuto la validità di un titolo di studio ai fini dell'accesso a una procedura concorsuale, non può successivamente escludere il candidato dalla procedura stessa senza previamente annullare i provvedimenti pregressi che avevano riconosciuto quel titolo, valutando attentamente l'interesse pubblico sotteso all'azione di autotutela e il pregiudizio che deriverebbe al privato dalla repentina caducazione di una posizione giuridica consolidatasi nel tempo. Il principio di tutela del legittimo affidamento e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono all'amministrazione di agire con ragionevolezza e proporzionalità, evitando di arrecare un'ingiustizia grave e manifesta al privato.