Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la delibera di approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio di un Comune, afferma che: 1. La disciplina del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) istituito ai sensi della legge regionale, che prevede limitazioni all'esercizio dell'attività agricola sui terreni ricompresi nel perimetro del parco, non è in contrasto con la normativa statale in materia di aree protette, in quanto non consente l'esercizio dell'attività venatoria e le limitazioni imposte risultano proporzionate e ragionevoli ai fini della tutela ambientale dell'area. 2. Le limitazioni all'esercizio dell'attività agricola, quali il divieto di modificazioni significative dello stato dei luoghi, il divieto di alterazione delle sponde dei corsi d'acqua, le prescrizioni in materia di sistemazioni idrauliche e di gestione del verde, nonché le limitazioni alla circolazione veicolare, non impediscono in modo esiziale la prosecuzione dell'attività agricola già insediata nell'area, risultando invece funzionali alla tutela dell'ambiente naturale del PLIS e conformi al principio di proporzionalità. 3. La disciplina del PLIS non introduce limitazioni all'utilizzo di tecniche colturali tradizionali, limitandosi a incentivare l'adozione di metodologie di coltivazione biologica e integrata, nel rispetto della normativa vigente.