Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20292 del 28 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:20292PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere revocato quando, a seguito del decorso del tempo dalla sua applicazione, del comportamento dell'indagato durante la misura e di ulteriori elementi sopravvenuti, risulti venuta meno la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'adozione, in quanto il venir meno dell'interesse alla decisione del ricorso per cassazione, sopraggiunto alla sua proposizione, non configura una ipotesi di soccombenza e pertanto, alla dichiarazione di inammissibilità, non consegue la condanna del ricorrente né alle spese del procedimento, né al pagamento della sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
nelle forme della motivazione semplificata sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/11/2016 del Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Laura Scalia;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Cardia Delia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso per rinuncia.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN …

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