Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3710 del 23 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3710PEN

Massima

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La coltivazione di piante di cannabis, anche se non ancora giunte a maturazione e con un quantitativo di principio attivo non sufficiente a provocare un apprezzabile stato di alterazione, integra il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, in quanto la capacità offensiva della sostanza stupefacente è determinata dalla sua idoneità a porre in pericolo il bene giuridico tutelato, a prescindere dall'effettiva produzione di un concreto stato di alterazione. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che le piante coltivate abbiano raggiunto la maturazione e siano in grado di produrre una quantità di sostanza stupefacente sufficiente a provocare un apprezzabile stato di alterazione, essendo sufficiente che le stesse siano della specie "cannabis indica", dotate di essenza drogante, indipendentemente dal quantitativo di principio attivo effettivamente estraibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA L. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2043/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 18/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generate in persona del Dott. LETTIERI Nicola, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

Con sentenza in data 17/12/2008 il Tribunale di Pistoia condan…

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