Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27453 del 16 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27453PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, si configura quando almeno tre persone siano vincolate da un patto associativo avente ad oggetto un programma criminoso nel settore degli stupefacenti, da realizzare attraverso il coordinamento degli apporti personali, il sodalizio abbia a disposizione, con sufficiente stabilità, risorse umane e materiali adeguate per una credibile attuazione del programma associativo, e ciascun associato, a conoscenza quantomeno dei tratti essenziali del sodalizio, si metta stabilmente a disposizione di quest'ultimo, con la consapevolezza di far parte del gruppo e di contribuire al suo mantenimento. La prova dell'appartenenza al sodalizio criminoso può essere data anche attraverso l'accertamento dell'assistenza legale approntata a favore dell'intraneo e dell'aiuto economico assicurato ai suoi familiari da parte dei componenti, una volta che costui sia tratto in arresto. Il ruolo apicale di un soggetto nell'ambito dell'associazione criminosa può essere desunto non solo dalla gestione dei rapporti con i fornitori di droga, ma anche dalla cura generale e dalla direzione dell'intera attività di procacciamento, occultamento e distribuzione dello stupefacente. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessario che il vincolo tra il singolo e l'organizzazione si protragga per una certa durata, ben potendo ravvisarsi il reato anche in una partecipazione di breve periodo. Nell'ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, il diverso trattamento sanzionatorio previsto dal legislatore per la fattispecie associativa rispetto alle ipotesi di reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309 del 1990 è giustificato dal diverso giudizio di valore dato in relazione alla pericolosità sociale dell'assetto associativo e del programma criminoso che esso si prefigge di realizzare, a prescindere dalla maggiore o minore dannosità delle tipologie di stupefacente oggetto di traffico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2020 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE PAVICH;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procu…

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