Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1341 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:1341SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio di un provvedimento di concessione edilizia in sanatoria, con riferimento ai lavori oggetto di un'ordinanza di demolizione impugnata, determina la sopravvenuta carenza di interesse alla coltivazione del relativo giudizio amministrativo, comportando la dichiarazione di improcedibilità del ricorso. Tale principio si fonda sulla considerazione che, a seguito del rilascio della sanatoria, viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'ordinanza di demolizione, essendo stata sanata la posizione edilizia dell'immobile. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, in tali casi, è una conseguenza logica e giuridica del mutamento della situazione sostanziale, non richiedendo alcuna valutazione discrezionale da parte del giudice amministrativo. Essa si impone in quanto l'ordinamento giuridico non consente la prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente, essendo venuto meno l'oggetto della controversia. La declaratoria di improcedibilità, pertanto, rappresenta l'epilogo naturale di un procedimento giurisdizionale che ha perso la sua ragion d'essere a seguito di fatti sopravvenuti, indipendenti dalla volontà delle parti e tali da rendere il giudizio privo di effettiva utilità per il ricorrente. In tale contesto, la compensazione delle spese di lite si giustifica in ragione della natura meramente processuale della pronuncia adottata, che non entra nel merito della controversia.

Sentenza completa

N. 00678/1997
REG.RIC.

N. 01341/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00678/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 678 del 1997, proposto da Armo' Maria Teresa, rappresentata e difesa dall'avv. Vito Candia, con domicilio eletto presso il suo studio sito in Palermo, via Luigi Pirandello n. 2;

contro

Comune di Palermo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. Benedetto Raimondo, con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune sito in Palermo, piazza Marina n.39;

per l'annullamento

dell’ordinanza sindacale n. 3684/OS del 26.11.1996 del Municipio di Palermo, ripartizione edilizia privata, notificata il 29.11.1996, nella parte in cui è stato ordinato …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.