Consiglio di Stato sentenza n. 7280 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:7280SENT

Massima

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Il ritardo o l'inerzia dell'amministrazione nella conclusione di un procedimento amministrativo può dar luogo al risarcimento del danno in favore del privato, purché questi dimostri l'effettiva lesione della propria sfera giuridica e il nesso di causalità tra il comportamento illegittimo dell'amministrazione e il pregiudizio subito. La mera circostanza del ritardo o del silenzio non è sufficiente a presumere l'esistenza e l'entità del danno, essendo onere del privato provare tutti gli elementi costitutivi della responsabilità risarcitoria, in conformità ai principi generali di cui all'art. 2043 c.c. Il risarcimento del danno da ritardo, previsto dall'art. 2-bis, comma 1, della legge n. 241 del 1990, non opera in via automatica e presuntiva, ma richiede la dimostrazione, da parte del privato, dell'effettiva lesione subita e del nesso di causalità tra questa e il comportamento inerte o tardivo dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/08/2022

N. 07280/2022REG.PROV.COLL.

N. 05987/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5987 del 2020, proposto dal signor -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
la Questura di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, sede di Napoli, sez. VI, -OMISSIS-, che ha dic…

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