Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43146 del 19 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43146PEN

Massima

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Il delitto di simulazione di reato di cui all'art. 367 c.p. sussiste quando il reato denunciato sia oggettivamente diverso, nei suoi elementi essenziali o principali, rispetto al fatto realmente accaduto, in modo tale da incidere sulla sua identificazione e configurazione giuridica, indipendentemente dalla mera divergenza nelle modalità esecutive o in circostanze accessorie. La diversità deve riguardare aspetti qualitativi tali da determinare un mutamento sostanziale del nomen iuris del reato, così da rendere concreto il pericolo di deviazione delle indagini dalla individuazione dell'effettivo responsabile. Non integra, invece, il delitto di simulazione la mera omissione dell'identità dell'autore del reato realmente commesso, con la conseguente denuncia dello stesso come fatto avvenuto ad opera di ignoti. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario che la divergenza tra il fatto denunciato e quello effettivamente realizzato incida in modo significativo sulla struttura e sulla qualificazione giuridica del reato, non essendo sufficiente la sola alterazione di elementi accessori o modalità esecutive. La valutazione deve essere condotta non solo con riguardo all'astratta definizione giuridica del fatto, ma anche in relazione alle concrete circostanze che ne modifichino in modo sostanziale gli aspetti identificativi, così da incidere sulla sua riconducibilità ad una fattispecie penale diversa da quella denunciata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ((omissis)) Giovanni - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FE. Lo. e da BE. Lo.;

avverso la sentenza 10 aprile 2006 della Corte di appello di Torino.

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed i ricorsi.

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. MURA Antonio, che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita'…

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