Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29697 del 25 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29697PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza del pericolo concreto ed attuale di reiterazione dei reati ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve effettuare una prognosi sulla possibilità di condotte reiterative, tenendo conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale, senza dover necessariamente individuare specifiche occasioni di recidivanza. Tuttavia, qualora vi siano elementi che possano incidere sulla continuità del pericolo, come il trasferimento dell'indagato in una diversa regione, il giudice è tenuto a valutare attentamente tali circostanze e a motivare adeguatamente in ordine alla permanenza del rischio di commissione di nuovi reati, anche alla luce delle deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombret - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/04/2022 dal Tribunale di Napoli;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LETTIERI Nicola, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Napoli, sezione Riesame, rigettava la richiesta di r…

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