Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42061 del 14 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42061PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in relazione alla concretezza e attualità della situazione, avendo riguardo alle caratteristiche della condotta contestata, alle circostanze che la connotano e alla personalità dell'indagato, desumibile anche da precedenti denunce per fatti analoghi, a prescindere dall'esistenza di precedenti penali. Pertanto, il breve lasso di tempo intercorso tra la commissione del reato e l'adozione della misura cautelare non esclude di per sé l'attualità del pericolo di recidiva, qualora emerga dalla complessiva valutazione degli elementi di fatto un concreto e attuale rischio di reiterazione della condotta illecita, in ragione della gravità indiziaria, delle modalità della condotta e della personalità dell'indagato, caratterizzata da una radicata incapacità di autolimitarsi e di astenersi dal compimento di ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. AIELLI LUCIA;
sentite le conclusioni del PG Dr. PRATOLA GIANLUIGI che ha chiesto il rigetto del ricorso.
PREMESSO IN FATTO
1. Con provvedimento del 27/2/2019 il Tribunale del riesame di Lucca in riforma dell'ordinanza del Gip del Tribunale di Lucca del 17/1/2019, applicava a (OMISSIS) la mis…

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