Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15973 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:15973SENT

Massima

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Il principio di irretroattività della legge amministrativa, sancito dall'art. 11 delle disposizioni sulla legge in generale e riconosciuto a livello costituzionale dagli artt. 25 e 53 Cost., impone che la normativa regionale non possa trovare applicazione retroattiva a fatti e situazioni giuridiche sorti anteriormente alla sua entrata in vigore. Tuttavia, tale principio non impedisce all'Amministrazione di applicare, nel momento in cui esercita la propria funzione, la disciplina vigente al tempo del provvedimento, anche se successiva alla realizzazione dell'abuso edilizio. Pertanto, la previsione regionale che conferisce rilevanza ai vincoli apposti successivamente alla realizzazione dell'opera abusiva non contrasta con il divieto di retroattività, in quanto si limita a ribadire l'obbligo per l'Amministrazione di valutare la sussistenza di tali vincoli al momento dell'adozione del provvedimento di sanatoria, in applicazione del principio del tempus regit actum. La Corte Costituzionale ha, infatti, ritenuto infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata avverso tale normativa regionale, in quanto essa non introduce una disciplina retroattiva, ma si conforma all'interpretazione giurisprudenziale prevalente che attribuisce rilievo al momento in cui la pubblica funzione si esplica, a tutela del pubblico interesse. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a valutare la sussistenza di vincoli paesaggistici o ambientali, anche se sopravvenuti rispetto alla realizzazione dell'abuso, ai fini della decisione sull'istanza di condono edilizio, senza che ciò comporti una violazione del principio di irretroattività della legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/10/2023

N. 15973/2023 REG.PROV.COLL.

N. 06260/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6260 del 2013, proposto da
-OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), presso il quale sono elettivamente domiciliati in Roma, alla Cola di Rienzo, n. 162, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura capitolina, in Roma, alla Via del Tempio di Giove, n. 21 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Roma Capitale - Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica - Direzione…

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