Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16828 del 23 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:16828PEN

Massima

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La recidiva reiterata di cui all'art. 99, comma 4, c.p. comporta l'applicazione dell'aumento di pena per la continuazione ai sensi dell'art. 81, comma 4, c.p., con il rispetto della soglia minima ivi prevista, anche quando siano state ritenute equivalenti le attenuanti generiche alle aggravanti contestate. Il giudice è tenuto a rispettare tale soglia minima di aumento, non potendo applicare una pena inferiore a tale limite, in quanto la recidiva reiterata, una volta riconosciuta, impone l'applicazione della disciplina di cui all'art. 81, comma 4, c.p. a prescindere dalla valutazione di equivalenza tra circostanze attenuanti e aggravanti. Il principio di legalità e tassatività della pena, nonché il divieto di analogia in malam partem, impongono l'applicazione rigorosa della disposizione di cui all'art. 81, comma 4, c.p. in presenza di recidiva reiterata, senza possibilità di deroghe o eccezioni fondate su valutazioni discrezionali del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ROMA;

nei confronti di:

1) AM. AL., N. IL (OMESSO);

2) AM. VA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/05/2007 TRIBUNALE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

udito il Procuratore Generale in p…

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