Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33043 del 2 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33043PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può legittimamente fondare il proprio apprezzamento su elementi indiziari quali l'attività di intercettazione telefonica, i servizi di osservazione della polizia giudiziaria, gli arresti in flagranza e i sequestri di sostanze stupefacenti, i quali, coordinati in un organico quadro interpretativo, possono essere ritenuti idonei a dimostrare, con elevato grado di probabilità, la responsabilità dell'indagato in relazione ai reati contestati, ivi compresa la partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. In tale contesto, gli elementi certi relativi alla partecipazione dell'indagato ai reati-fine effettivamente realizzati possono essere influenti nel giudizio sull'esistenza del vincolo associativo e sull'inserimento del soggetto nell'organizzazione criminale, specie quando ricorrano ulteriori indizi dimostrativi della tipologia di criminalità, della struttura e delle caratteristiche dei singoli reati, nonché delle modalità della loro esecuzione. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, in sede di impugnazione di un provvedimento cautelare, deve limitarsi alla verifica del rispetto delle regole della logica e della conformità ai canoni legali che presiedono all'apprezzamento dei gravi indizi di colpevolezza, senza poter attingere l'intrinseca consistenza delle valutazioni riservate al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZO. IL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 912/2010 TRIB. LIBERTA' di PERUGIA, del 09/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza deliberata il 9 novembre 2010, il Tribunale di Perugia, costituito ex articolo 309 c.p.p., rigettava l&#…

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