Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 2512 del 2010

ECLI:IT:TARVEN:2010:2512SENT

Massima

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Il giudizio di compatibilità ambientale, in quanto implicante una valutazione anticipata finalizzata alla tutela preventiva dell'interesse pubblico, non si risolve in un mero giudizio tecnico, ma presenta profili di discrezionalità amministrativa. Nell'esercizio di tale discrezionalità, l'autorità competente deve valutare gli effetti dell'opera da realizzare sull'intero sistema-ambiente, tenendo conto dell'esigenza di limitare gli effetti irreversibili sul suolo, di ridurre il consumo del territorio e il degrado del paesaggio. A tal fine, l'amministrazione può legittimamente dare rilievo all'impatto negativo derivante dalle attività di escavazione e di stoccaggio previste dal progetto, nonché alla presenza, in zona, di altre discariche attive della medesima categoria e di aree degradate, come cave dismesse, idonee ad accogliere l'impianto senza necessità di nuova escavazione. Tali valutazioni, sorrette da adeguata istruttoria e motivazione, rientrano nell'ambito della discrezionalità tecnico-amministrativa rimessa all'autorità competente, il cui sindacato giurisdizionale è limitato ai soli casi di manifesta illogicità, errore di fatto o difetto di istruttoria e motivazione. Inoltre, il coinvolgimento, nella procedura di VIA, di comuni diversi da quello in cui è prevista la localizzazione dell'impianto è legittimo qualora l'impatto ambientale dell'opera possa riverberarsi anche sul territorio di tali comuni, in ragione della loro prossimità all'area interessata dal progetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL VENETO
SEZIONE TERZA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso n. 40 del 2004 proposto da Consorzio Va.In. (C.), in persona del legale rappresentante “pro tempore”, rappresentato e difeso dagli avvocati An.Ta. e Fr.Za., ed elettivamente domiciliato presso lo studio degli stessi in Venezia – Mestre;
contro
la Provincia di Vicenza, in persona del legale rappresentante “pro tempore”, costituitasi in giudizio, rappresentata e difesa dagli avvocati Bo., Ba., Mi. e Fr. dell'Ufficio legale interno, e dall'avv. An.Sa., ed elettivamente domiciliata presso lo studio di quest'ultimo in Venezia –Mestre; e i Comuni di Rosà, Tezze sul Brenta e ((omissis)), in persona dei rispettivi legali rappresentanti “pro tempore”, rappr. e dif. dall'avv. Ro.Ba., domiciliato presso la Segreteria del Tar;
per l'annullamento
dei seguenti provvedimenti e atti:<…

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