Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34350 del 6 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34350PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta abituale del soggetto attivo, costituita da minacce, molestie e comportamenti vessatori, cagiona nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero una modificazione delle sue abitudini di vita, a prescindere dall'accertamento di una patologia psichica clinicamente rilevante. È sufficiente che gli atti persecutori abbiano un effetto destabilizzante sulla serenità e sull'equilibrio psicologico della persona offesa, determinando in essa un turbamento psicologico tale da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita, come farsi accompagnare ovunque da familiari o conoscenti. L'accertamento di tale stato di disagio psicologico può avvenire sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, tra cui le dichiarazioni della vittima, le testimonianze di terzi e gli eventuali referti medici, senza che sia necessario il riscontro di una patologia clinicamente definita. La fattispecie incriminatrice di cui all'art. 612-bis c.p. non costituisce una duplicazione del reato di lesioni (art. 582 c.p.), essendo sufficiente che gli atti persecutori abbiano un effetto destabilizzante sulla vittima, a prescindere dalla sussistenza di una malattia fisica o mentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 716/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 15/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto.

IN FATTO E DIRITTO

Con la sentenza in epigrafe la Corte d'Appello di Napoli ha confermato la sentenza emessa i…

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