Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37275 del 13 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37275PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vizio parziale di mente, previsto dall'art. 89 c.p., comporta una riduzione della pena in quanto la capacità di intendere e di volere dell'agente, pur non essendo esclusa, risulta grandemente scemata a causa di infermità. Ciò non significa che l'agente affetto da tale vizio non sia capace di dolo, né che non possa rappresentarsi e volere la struttura del fatto tipico. Tuttavia, il vizio di mente può incidere sulla percezione della realtà da parte dell'agente, inducendolo in errore sull'esistenza di una scriminante, come la legittima difesa, purché tale errore sia determinato dalla rilevanza, intensità e gravità del disturbo mentale, tale da influenzare concretamente la capacità di intendere e di volere e risultare causalmente collegato alla condotta criminosa. Pertanto, il riconoscimento del vizio parziale di mente non esclude necessariamente la possibilità di configurare un errore sulla scriminante, ma tale possibilità deve essere valutata in concreto, sulla base degli elementi istruttori, verificando se il disturbo psichiatrico abbia effettivamente condizionato la percezione della realtà da parte dell'agente in modo determinante. Inoltre, il motivo futile e il vizio parziale di mente non sono incompatibili in astratto, essendo necessario un apprezzamento in concreto del collegamento tra la patologia e i motivi dell'azione, al fine di escludere o meno la compatibilità tra di essi. Infine, la determinazione della pena, una volta riconosciuto il vizio parziale di mente, deve tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, come l'assenza di risarcimento del danno e la mancata revisione critica della condotta da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/10/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAIRO ANTONIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DALL'OLIO MARCO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS) del foro di TORINO in di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.