Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 946 del 2019

ECLI:IT:TARBA:2019:946SENT

Massima

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Il proprietario di un bene immobile di proprietà pubblica, che ne abbia occupato indebitamente una porzione senza alcun titolo legittimante, è tenuto a sgomberare l'area occupata a seguito di apposita ordinanza emessa dall'autorità amministrativa competente. Tale provvedimento di sgombero, finalizzato alla tutela della proprietà pubblica, rientra nei poteri di autotutela esecutiva dell'amministrazione e non richiede il previo accertamento giudiziale dell'illecita occupazione, essendo sufficiente la mera constatazione della mancanza di un valido titolo di possesso. L'occupante senza titolo non può vantare alcun diritto di permanenza nell'area pubblica indebitamente utilizzata, neppure a fronte di un eventuale pregresso possesso protrattosi nel tempo, in quanto il decorso del tempo non può sanare l'originaria carenza di un legittimo titolo di occupazione. Pertanto, l'ordinanza di sgombero non può essere annullata per il solo fatto che l'occupazione si sia protratta per un certo periodo, essendo invece necessario che l'occupante dimostri di aver acquisito un valido titolo legittimante il possesso, in difetto del quale l'amministrazione è tenuta a ripristinare la propria disponibilità sull'area pubblica indebitamente occupata. Inoltre, l'occupante senza titolo non può pretendere il risarcimento dei danni derivanti dall'esecuzione dell'ordinanza di sgombero, in quanto tale provvedimento, essendo espressione del legittimo esercizio dei poteri di autotutela dell'amministrazione, non determina alcuna lesione di posizioni giuridiche tutelabili. Infine, l'amministrazione può legittimamente adottare atti successivi, anche di natura deliberativa, volti a confermare e dare esecuzione all'ordinanza di sgombero, senza che ciò comporti un'illegittima reiterazione del medesimo provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2019

N. 00946/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01321/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1321 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Antonio Vacca, rappresentato e difeso dall'avvocato Gaetano Giglio, con domicilio eletto in Bari, Via Capruzzi, 184

contro

Comune di Rodi Garganico, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Fasanella, con domicilio eletto in Bari, Via F.S. Abbrescia, 83/B

nei confronti

Genoveffa D'Agruma, non costituita in giudizio

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 40 del 25.7.2013 emessa dal Responsabile del V Settore del Comune di Rodi Garganico, con cui è stato …

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