Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25232 del 26 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25232PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale deve essere effettuata dal giudice sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori, senza che la mancata configurabilità di talune circostanze aggravanti o la diversa qualificazione giuridica dei fatti in altri procedimenti penali possa escludere automaticamente la configurabilità di tali indizi per i reati oggetto della misura cautelare in esame. Il giudice è tenuto a esaminare nel merito le deduzioni difensive relative all'inattendibilità del dichiarante, valutando in concreto la credibilità intrinseca delle sue dichiarazioni, la coerenza e logicità delle stesse, nonché l'eventuale incidenza di patologie psichiche o psicologiche sulla sua capacità di testimoniare, senza che la mera allegazione di tali condizioni possa di per sé inficiare l'attendibilità del collaboratore. Inoltre, il giudice deve verificare la sussistenza di riscontri esterni individualizzanti alle dichiarazioni del collaboratore, senza che la mancanza di riscontri diretti possa automaticamente escludere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ove il complessivo quadro indiziario risulti comunque coerente e logico. Infine, il giudice non è tenuto a esaminare in modo analitico tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente una motivazione che, pur sintetica, risulti adeguata e coerente con le risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 289/2011 TRIBUNALE LIBERTA' di LECCE del 31/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

sentite le conclusioni dei P.G. Dott. CARMINE STABILE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 31 maggio 2011 il Tribunale di Lecce, cos…

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