Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2057 del 15 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2057PEN

Massima

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Il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. è configurabile anche nel caso di indebita erogazione di contributi di natura assistenziale, essendo tale norma applicabile indipendentemente dalla destinazione funzionale dell'erogazione pubblica. Tale reato, diversamente dal delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato di cui all'art. 640-bis c.p., assorbe anche i delitti di falso ideologico e di uso di atto falso, ed è configurabile solo quando nella condotta dell'agente manchino gli estremi della truffa, ovvero l'induzione in errore dell'ente erogatore. Pertanto, qualora il giudice di merito non abbia accertato la sussistenza dell'induzione in errore, il fatto deve essere qualificato ai sensi dell'art. 316-ter c.p. e non dell'art. 640-bis c.p., con conseguente applicazione della pena prevista per il reato meno grave. Inoltre, il delitto di cui all'art. 316-ter c.p. è soggetto a un termine prescrizionale più breve rispetto a quello previsto per il delitto di truffa aggravata, con la conseguenza che, ove sia accertata la sussistenza del primo reato, la prescrizione può essere già maturata al momento della pronuncia della sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. DI IORIO Giorgio - Consigliere

Dott. MORGIGNI Antonio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), quale difensore di Sa. Pa. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Caltanisetta, Sezione Seconda Penale, in data 12/04/2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento, della sentenza impugnata…

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