Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25062 del 16 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25062PEN

Massima

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Il giudice penale, anche in caso di sopravvenuta abolitio criminis del reato, è legittimato a pronunciarsi sulle statuizioni civili relative al risarcimento del danno, in quanto le obbligazioni civili derivanti dal fatto illecito non cessano per effetto della depenalizzazione. Ciò in quanto il collegamento "in via esclusiva" sancito dall'art. 538 c.p.p. tra la decisione sulla domanda della parte civile e la condanna dell'imputato non può essere letto in maniera limitata alla sola condanna definitiva, dovendosi riconoscere la permanenza del diritto al risarcimento del danneggiato anche in caso di sentenza di condanna non ancora irrevocabile. Una diversa interpretazione violerebbe i principi di eguaglianza, ragionevole durata del processo e pieno esercizio del diritto di difesa, determinando un'irragionevole disparità di trattamento tra il danneggiato che ha ottenuto una condanna al risarcimento in un processo penale concluso con la declaratoria di abolitio criminis e quello che ha ottenuto la stessa condanna con sentenza irrevocabile. Pertanto, il giudice penale, anche in caso di sopravvenuta depenalizzazione del fatto, è tenuto a pronunciarsi sulle statuizioni civili derivanti dal reato, in applicazione dei principi generali sulla successione delle leggi stabiliti dall'art. 11 preleggi, secondo cui il diritto al risarcimento del danneggiato permane nonostante le modifiche legislative, salvo espressa disposizione contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 26/2013 TRIBUNALE di MACERATA, del 24/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona del dott. Oscar CEDRANGOLO, ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio in relazione alla sospensione con…

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