Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42421 del 16 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:42421PEN

Massima

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Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche non incide sull'applicabilità del beneficio del condono, il quale è escluso per i reati aggravati da circostanze ostative previste dalla legge, indipendentemente dal trattamento sanzionatorio complessivo. Il giudice della esecuzione è tenuto a valutare l'ammissibilità dell'istanza di condono sulla base del titolo del reato, senza che assumano rilievo le circostanze attenuanti riconosciute in sede di commisurazione della pena. L'opposizione avverso il provvedimento del giudice della esecuzione che dichiara inammissibile l'istanza di condono deve essere proposta con le forme e il rito degli incidenti di esecuzione, essendo precluso il ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 16/02/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO MASSIMO;

Letta la requisitoria del procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, in persona del Dott. ((omissis)), il quale ha concluso per il rigetto del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RILEVATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. …

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